venerdì 26 aprile 2019

Complesso nuragico di Santa Cristina, Paulilatino.



Complesso nuragico di Santa Cristina.


Il santuario nuragico di Santa Cristina è ubicato nel Comune di Paulilatino.


Un sito di primaria importanza del patrimonio storico-archeologico della Sardegna.


Il villaggio cristiano che ospita la piccola chiesa campestre di Santa Cristina di epoca medievale.


Intorno alla chiesa ci sono dei piccoli alloggi " muristenes " per i pellegrini ed i noveranti.


In epoca antichissima erano alloggi per i monaci.


La chiesa  è stata fondata dai monaci Camaldolesi.


La cartellonistica è presente in tutto il parco con note esaustive e dettagliate.


Il nuraghe monotorre costruito con blocchi di pietra basilitica disposti su fila irregolari.



Le capanne allungate di epoca medievale.


La zona boschiva circostante è rigogliosa e copiosa.


Il periodo nuragico è stato di larga massima configurato dagli esperti del settore dal 3500 a.C. al 1200 a.C. circa. In merito si hanno differenti teorie e poche certezze. Uno dei  maggiori studiosi è stato il prof. Giovanni Lilliu e grazie al suo immane lavoro che oggi possiamo ammirare questa meravigliosa opera di architettura nuragica. 



Tuttora gli esperti si sono focalizzati sull'utilizzo del pozzo e la sua conformazione del tutto innovativa per quel periodo. 



Un lavoro di ricerca molto appropriato ed esaustivo in merito alla struttura del pozzo è consultabile  a: 
https://maimoniblog.blogspot.com/2018/10/21-aprile-al-pozzo-sacro-di-santa.html?showComment=1538987489849#c294099627417392557


Il  monumento si compone di tre distinte parti accuratamnete scalpellate: vestibolo, vano scale e camera ipogeica.


Il tempio a pozzo di Santa Cristina è uno dei più rappresentativi esempi di tecnica edilizia, nel genere culturale del periodo nuragico. I perimetri esterni non presentano nessuna lavorazione e sono realizzati con pietre e fango


I parametri murari del vano ipogeico sono realizzati con conci di basalto alcalino finamente lavorati.


La componente artistica è rappresentata dal notevole recinto a forma di toppa di chiave


La capanna delle riunioni dotata di un sedile in pietra dall'andamento circolare.


Nel costo del biglietto per l'ingresso al Parco Archeologico di Santa Cristina è inclusa anche la visita  all'edificio del diciottesimo secolo appartenuto alla Famiglia Atzori di Paulilatino.
Il palazzo si trova nel centro storico ed è facilmente individuabile considerata la sua imponenza rispetto alle altre costruzioni.
Per arrivarci : percorrere la strada interna ben segnalata oppure la SS 131 direzione Sassari e svoltare per Paulilatino.

L'ultimo discendente il Cavaliere Giovanni Antonio Atzori.



Il museo si compone di tre livelli con 14 ambientiespositivi ed ospita una ricca sezione etnografica.




Buona strada :)(:

mercoledì 3 aprile 2019

Cagliari in otto minuti.



La città di Cagliari è situata al centro dell'ampio golfo che forma a meridione il contorno dell'isola.

Essa è adagiata sul dorso, sui versanti ed anche sulla concavità di un sistema di colline, alcune delle quali protendono verso il mare : S. Elia e S. Ignazio altre invece fanno da avamposto verso la vasta pianura del Campidano: Tuvixeddu e S. Michele.
L'insediamento umano in questo territorio ha origini antichissime. I primi ritrovamenti che testimoniano la presenza dell'uomo risalgoniìo al 2000/1700 a. C. e sono stati rinvenuti sul colle di Monte Claro.

Il centro storico è formato da quattro quartieri : Castello, Marina, Stampace e Villanova.
Il quartiere di Castello da sempre luogo di rappresentanza della città, è preminente rispetto agli altri quartieri, cinto di mura in parte ancora oggi esistenti, è il punto più alto della città e vi si accede attraverso le porte, Cristina, S. Pancrazio e dei Leoni.
Il Duomo visto dal Bastione di San Remy.
Le vie sono lunghe e strette, quasi parallele , che conducomo alle porte, tagliate traversalmente da brevi tratti di strada, a volte a portici o a gradinate. 

Al quartiere Stampace vi si trova la chiesa di S.Efisio, dalla quale il 1° maggio di ogni anno parte la processione che reca il simulacro del Santo a Nora.

Il Santuario di Nostra Signora di Bonaria.

L'interno del Santuario.

La legenda della statua della Madonna di Bonaria. 
Il 25 marzo 1370 una nave partita dalla Catalogna fu sorpresa dalla tempesta. I marinai decisero di gettare in mare tutto il carico, tra cui una pesante cassa. appena la cassa venne gettata in mare, la tempesta si placò.
La cassa approdò quindi a Cagliari, proprio sotto il colle di Bonaria: i frati del convento apertala, vi trovarono una statua in legno di carrubo della Vergine Maria che tiene in mano in braccio il Bambino Gesù e nell'altra una candela accesa Santa Maria della Candelora. La devozione alla statua miracolosa di diffuse immediatamente in tutta la Sardegna, specie tra i marinai che la invocano come protettrice.
La chiesa di San Saturnino si trova al centro di una vastissima area cimiteriale, nel sobborgo della Cagliari romana. Sorta prima delle invasioni barbariche.

La chiesa intitolata a Santa Maria è il Duomo di Cagliari.ed è ubitata in Piazza Palazzo del quartiere Castello.

 L'interno è a tre navate con transetto e un ampio presbiterio che sovrasta la cripta.

Questa costituita da un ampio vano con una volte a botte ribassata e due cappelle laterali.
Numerose sono le reliquie provenienti dalla chiesa paleocristiana di San Saturnino per donargli qui deposito e venerazione.
L'anfiteatro romano di Cagliari, risalente tra la fine del I secolo e la prima metà del II secolo d.C. è situato sulle pendici del colle di Buoncammino. L'unico edificio per spettacoli in zona suburbana, situato nelle vicinanze della zona termale protesa verso Viale Trieste.
L'Orto Botanico inaugurato nel 1866 nacque con la finalità di conservare la flora dell'isola  e specie esotiche provenienti da altri continenti. Ancora oggi molte piante presenti nell'Orto sono state introdotte nel primo trentennio della fondazione, ma una gran parte sono di recentissima acquisizione. 
La Villa di Tigellio è un complesso di rovine di epoca romana situato nel quartiere di Stampace. E' ubicata anch'essa ai piedi del Colle di Buoncammino in un area termale del periodo romano.
La Sella del Diavolo, il rilievo sagomato di una grande sella sul colle di S. Elia. La denominazione prende origine da una delle tante leggende cittadine che parla di una furiosa lotta di demoni guidati da Lucifero che terrorizzò le popolazioni locali con stragi e tempeste.

Queste invocarono l'aiuto dell'arcangelo Michele che scese dal cielo con una schiera di angeli. Durante la lotta tra angeli e diavoli, cioè tra il bene e il male, Lucifero battendo in ritirata, fu disarcionato dal proprio infernale destriero e perdette la sella. Questa piombata in mare si pietrificò in forma di un enorme scoglio.
In segno di gratitudine il popolo esultante per lo scampato pericolo chiamo tutta la baia che va da Capo Pula a Capo Boi Golfo degli Angeli  e l'enormme scoglio Sella del Diavolo.

La vicenda delle spiagge di Cagliari è rappresentativo di come col tempo cambiano le abitudini ed il paesaggio che ci circonda. Le cause sono molteplici : l'adeguamento al progresso,l'ampliamento della rete stradale, speculazione.. etc etc... Nei primi anni del novecento la spiaggia più frequentata dai cagliaritani era La Plaia perché situata nelle vicinanze del centro urbano e successivamente a seguito della realizzazione di nuovi impianti di balneazione : Sa Scafa e Giorgino.
Soltanto dopo il 1913, anno in cui al Poetto , fin ad allora zona militare, venne reso possibile l'accesso e allo stesso tempo nacque il primo stabilimento balneare che fu collegato alla città con un tram a vapore.
I nuovi stabilimenti e la nuova spiaggia incontrarono il favore della società cagliaritana  e non mancarono anche grosse polemiche per il fatto che le autorità proibirono , nello stesso periodo, la balneazione  alla Plaia per inquinamento dovuto alla presenza degli stabilimenti e dei casotti. Le proteste si placarono con la riapertura alla balneazione da parte delle autorità competenti. Ma il destino della Plaia era segnato perchè una parte della Plaia veniva incorporata nel porto di Cagliari. L'inquinamento fognario, quello industriale e la scarsa manutenzione alla battigia determinarono il declino della spiaggia della Plaia e Giorgino. Il Poetto divenne il centro balneare più importante della città.
La bellissima spiaggia del Poetto nel corso degli anni ha subito diversi mutamenti sia per fenomeni naturali che progettuali.

L'eliminazione dei casotti; come quelli alla Plaia, ritenuti inquinanti e maleodoranti per l'uso improprio da parte degli utenti e la recente operazione denominata " ripascimento " della spiaggia mediante sabbia prelevata dal fondale del mare, ha modificato notevolmente la consistenza delle sabbie che da finissime e di colore chiaro sono divenute silicee, grossolane con elementi ciottolosi.
Un vero peccato!
Il Colle di San Michele.
In sommità c'è un castello giudicale e aragonese che in diversi periodi dell'anno ospita mostre di pittura e di fotografia di livello internazionale. Con orari di apertura: dalle 10.00 alle 13.00  e dalle 15.00 alle 18.00, dal martedì alla domenica ed il costo è di 3 euro ( 2 euro ridotto). Nella zona sottostante si estende il parco del Colle di S. Michele che comprende : zone boschive, sentieri per passeggiare, area verde attrezzata per i cani e una strada asfaltata pedonale.
Quest'ultima  è a forma circolare ed è lunga circa 1200/1300 m e sono presenti attrezzi per fare ginnastica a corpo libero con relativa cartellonistica esplicativa di come effettuare correttamente gli esercizi. Un particolare ringraziamento al Personale per la cura ed il mantenimento del parco.
La torre di San Giovanni , oggi chiamata la torre di Calamosca fu concepita di struttura più possente delle altre perché predisposta all'installazione di numerosi cannoni.

La bella insenatura di Calamosca, è tuttora un paesaggio aspro e selvaggio.

Immutato a causa della presenza dei vincoli militari. Chissà domani !

La torre di Calamosca e il Faro di Capo Sant' Elia, uno dei fari più antichi della Sardegna.
La fontana in stile neoclassico costruita dai forzati nel 1857 nella piazza di S.Bartolomeo.
Il fortino di S. Ignazio, una fortificazione del XVIII secolo rimasta incompiuta. La struttura fu realizzata per contrastare la flotta francese e successivamente fu trasformata in succursale idonea per accogliere persone affette da malattie contagiose .
Il Borgo di S. Elia, occupa una bellissima e strategica posizione geografica sul Golfo di Cagliari.
Lo scoglio chiamato Sa perda ligata o liada cioè " la pietra levigata ". Un mare cristallino bagna il litorale e circonda il promontorio.
La realizzazione del borgo avvenne tra il 1951 ed 1956 con l'intento di dare una migliore sistemazione abitativa alle famiglie che occupavano la zona antistante il colle di Bonaria e alle numerosissime famiglie di pescatori che avevano dimora nell'antico Lazzaretto.
Le condizioni di vita degli abitanti non migliorarono del tutto in quanto i mezzi di collegamenti col centro cittadino ed i servizi pubblici essenziali scarseggiavano. Negli anni a venire si penso di risolvere il problema realizzando la costruzione dello Stadio di S.Elia, i palazzoni ad uso abitativo e successivamente il mercato rionale.
Ad oggi, le problematiche sono le medesime ed il quartiere di S.Elia è uno dei più popolosi della città e la gente del rione attende ancora la soluzione di molti problemi.
L'area di Molentargius rappresenta oggi un raro esempio di zona umida all'interno di un'area urbana.
La sua configurazione, come è possibile osservare dall'alto di Monte Urpino, presenta vasche evaporanti  e caselle salanti per l'estrazione del sale. Si presume che tale attività in quest'area fosse  praticata già in epoca punica, durante la dominazione romana e nel Medioevo.

Lungo gli argini che dividono le vasche di questa zona , resa quasi impenetrabile dall'eccessivo svilupppo del canneto, vivono e nidificano : i fenicotteri, aironi cenerini, garzette, avocette....
La laguna di S. Gilla è situata ad ovest di Cagliari e si estende all'interno verso nord ovest sino alle foci del rio Cixerri e del Rio Fluminimannu. La sua origine è dovuta al cambiamento climatico avvenuto quando il livello del mare era molto più basso di quello attuale che consenti di formare un cordone sabbioso in zona La Plaia che chiude la laguna.
Sulla sponda sinistra dello stagno a tutt'oggi è ancora in funzione l'impianto produttivo per l'estrazione del sale marino le " Saline dei Conti Vecchi " con le vasche evaporanti utilizzate per concentrare progressivamente il sale e le caselle salanti , ove avviene la cristallizzazione e la raccolta del prodotto. Dal 2017 è divenuta un'immensa area naturalistica e un sito di archeologia industriale in concessione al FAI.
Sulle sponda destra dello stagno negli anni venti naque l'idroscalo di Cagliari, subordinato al preesistente aeroporto di Monserrato nato nel 1918 per ospitare reparti di addestramento e da ricognizione marittima. Codesto aeroporto tra gli  anni venti e trenta perse notevolmente importanza a favore della base aerea di Elmas che divenne così sede unica di velivoli per l'allenamento dei piloti. Nel corso degli anni è stato sede di scuole di volo dell'Aeronautica Militare, del glorioso 30° Stormo e del Distaccamento Aeroportuale di Elmas. Oggi la " Città dell'Aria  " è un "Aeroporto Civile", la cui gestione è di esclusiva competenza dell'Aviazione civile.

Buona strada :)(: